SEGNI E RITO DEL BATTESIMO

Dal Catechismo della Chiesa cattolica:

 

1234 (CCC) Il significato e la grazia del sacramento del Battesimo appaiono chiaramente nei riti della sua celebrazione.

Seguendo con attenta partecipazione i gesti e le parole di questa celebrazione, i fedeli sono iniziati alle ricchezze che tale sacramento significa e opera in ogni nuovo battezzato.

 

1235  (CCC)  Il segno della croce, all'inizio della celebrazione, esprime il sigillo di Cristo su colui che sta per appartenergli e significa la grazia della redenzione che Cristo ci ha acquistato per mezzo della sua croce.

 

1236  (CCC)  L'annunzio della Parola di Dio illumina con la verità rivelata i candidati e l'assemblea, e suscita la risposta della fede, inseparabile dal Battesimo.

Infatti il Battesimo è in modo tutto particolare « il sacramento della fede », poiché segna l'ingresso sacramentale nella vita di fede.

 

1237  (CCC)  Dal momento che il Battesimo significa la liberazione dal peccato e dal suo istigatore, il diavolo, vengono pronunziati uno (o più) esorcismo(i) sul candidato.

Questi viene unto con l'olio dei catecumeni, oppure il celebrante impone su di lui la mano, ed egli rinunzia esplicitamente a Satana.

Così preparato, può professare la fede della Chiesa alla quale sarà «consegnato» per mezzo del Battesimo.35

 

1238  (CCC)  L'acqua battesimale viene quindi consacrata mediante una preghiera di epiclesi (sia al momento stesso, sia nella Veglia pasquale).

La Chiesa chiede a Dio che, per mezzo del suo Figlio, la potenza dello Spirito Santo discenda su quest'acqua, in modo che quanti vi saranno battezzati nascano « dall'acqua e dallo Spirito » (Gv 3,5).

 

1239  (CCC)  Segue poi il rito essenziale del sacramento: il Battesimo propriamente detto, che significa e opera la morte al peccato e l'ingresso nella vita della Santissima Trinità attraverso la configurazione al mistero pasquale di Cristo.

Il Battesimo viene compiuto nel modo più espressivo per mezzo della triplice immersione nell'acqua battesimale.

Ma fin dall'antichità può anche essere conferito versando per tre volte l'acqua sul capo del candidato.

 

1240  (CCC)  Nella Chiesa latina questa triplice infusione è accompagnata dalle parole del ministro: « N., io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ». Nelle liturgie orientali, mentre il catecumeno è rivolto verso l'Oriente, il sacerdote dice: « Il servo di Dio, N., è battezzato nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo ».

E, all'invocazione di ogni Persona della Santissima Trinità, lo immerge nell'acqua e lo risolleva.

 

1241  (CCC)  L'unzione con il sacro crisma, olio profumato consacrato dal Vescovo, significa il dono dello Spirito Santo elargito al nuovo battezzato.

Egli è divenuto un cristiano, ossia « unto » di Spirito Santo, incorporato a Cristo, che è unto Sacerdote, Profeta e Re.36

 

1242  (CCC)  Nella liturgia delle Chiese Orientali, l'unzione post-battesimale costituisce il sacramento della Crismazione (Confermazione).

Nella liturgia romana, essa annunzia una seconda unzione con il sacro crisma che sarà effettuata dal Vescovo: cioè il sacramento della Confermazione, il quale, per così dire, « conferma » e porta a compimento l'unzione battesimale.

 

1243  (CCC)  La veste bianca significa che il battezzato si è rivestito di Cristo,37 che egli è risorto con Cristo.

La candela, accesa al cero pasquale, significa che Cristo ha illuminato il neofita. In Cristo i battezzati sono « la luce del mondo » (Mt 5,14).38

Il nuovo battezzato è ora figlio di Dio nel Figlio unigenito. Può dire la preghiera dei figli di Dio: il Padre nostro.

 

1244  (CCC)  La prima Comunione eucaristica. Divenuto figlio di Dio, rivestito dell'abito nuziale, il neofita è ammesso « al banchetto delle nozze dell'Agnello » e riceve il nutrimento della vita nuova, il Corpo e il Sangue di Cristo.

Le Chiese Orientali conservano una viva coscienza dell'unità dell'iniziazione cristiana amministrando la santa Comunione a tutti i neo-battezzati e confermati, anche ai bambini piccoli, ricordando la parola del Signore: « Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite » (Mc 10,14).

La Chiesa latina, che permette l'accesso alla santa Comunione solo a coloro che hanno raggiunto l'uso di ragione, mette in luce che il Battesimo introduce all'Eucaristia accostando all'altare il bambino neo-battezzato per la preghiera del « Padre nostro ».

 

1245 La benedizione solenne conclude la celebrazione del Battesimo.

In occasione del Battesimo dei neonati la benedizione della madre occupa un posto di rilievo.