Parrocchia S. Francesco in Deruta

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CALENDARIO BENEDIZIONI

Carissimi parrocchiani,

in occasione della visita annuale alle vostre famiglie voglio salutarvi quest'anno prendendo spunto da alcuni passaggi della lettera che il nostro Arcivescovo, card. Bassetti, assieme al Vescovo ausiliare, mons. Giulietti, ha consegnato alla diocesi il 12 Settembre 2018, festa della Madonna delle Grazie, a conclusione della Visita Pastorale (2013 – 2017).

L'Arcivescovo ha intitolato la sua lettera: La Salvezza è in questa casa; un riferimento al vangelo di Luca in cui si narra dell'incontro di Gesù con Zaccheo il pubblicano. Gesù viene criticato dai benpensanti perché va a casa di un peccatore, ma “Gesù rispose: Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto” (Lc 19,1-10). Cioè a dire che il Signore è venuto per stare in mezzo al suo popolo; ad una umanità che è fragile, incostante, ma anche capace di compiere un cammino di crescita esponenziale nel momento in cui fa esperienza della benevolenza, della misericordia e dell'incoraggiamento del Signore. E questo in fondo è il senso della visita pastorale di un vescovo al suo gregge (ed anche del parroco ai suoi parrocchiani). Far sentire l'amore misericordioso del Signore a ciascuno di noi, individualmente e comunitariamente.

L'Arcivescovo ci dice che “la dedizione dei pastori (parroci e diaconi), il sincero impegno degli operatori pastorali (catechiste, coro, caritas, addetti alle pulizie della chiesa, ecc.), la vitalità delle comunità e la coraggiosa testimonianza di tanti laici nel quotidiano ci hanno permesso di constatare come la nostra Chiesa Perusino-Pievese sia 'sacramento di salvezza', cioè segno e strumento dell'amore che il Padre ha riversato nel mondo attraverso il Figlio e che ha trasmesso mediante lo Spirito a coloro che credono in lui”.

Parole di fiducia dunque e di speranza per il futuro della nostra comunità cristiana.

Ovviamente il pastore non può non farci notare anche quei punti dove è necessaria una ulteriore 'conversione pastorale', un maggior slancio, un maggior impegno nella testimonianza del vangelo; quell'essere “Chiesa in uscita”, come direbbe papa Francesco. Il male di questo secolo, credo che ce lo abbiamo un po' tutti sotto gli occhi, è l'individualismo, l'anonimato (come i profili facebook), il chiudersi in sé, sia a livello di singolo, sia di gruppo di appartenenza. La frammentarietà delle iniziative, pur lodevoli, ma sempre troppo spezzettate rispetto al tutto. E questo anche nella nostra città.

E' necessario riscoprire quel Bene Comune, con le lettere maiuscole, che significa il capire che se non si ricomincia ad avere una visione d'insieme della vita, della realtà, ma si continua a pensare solo al proprio orticello, la società non potrà più chiamarsi tale, ma sarà solo una somma di individui.

La Comunità siamo noi, la società siamo noi, lo Stato, la Chiesa, ecc. siamo noi. Debbo però anche dire, come parroco, che le tristi vicende di questi ultimi mesi, con le morti premature che sono accadute a Deruta, se da un lato mi hanno e ci hanno profondamente rattristato, dall'altro mi hanno dato la sensazione di una cittadina che ha saputo e voluto stringersi accanto a chi è stato colpito dal dolore. In alcuni casi forse si poteva fare di più, e su questo ritorna il discorso dell'Arcivescovo, bisogna ancora crescere come spirito di famiglia; in altri casi purtroppo il male fisico ha vinto; ma dalla reale partecipazione vista, ha vinto il bene morale e spirituale della Comunità. Un cercare di “portare – come dice S.Paolo - i pesi gli uni degli altri” (Gal 6,2). Chi si professa cristiano, in primis, deve sentire questo atteggiamento come il suo habitat naturale, la cartina di tornasole della propria fede. Non si può essere cristiani in pantofole.

Riprendo ancora le parole che il nostro Arcivescovo ci ha scritto e dove cita alcune frasi di papa Francesco, in cui fissa tre punti sui quali, come cristiani, siamo chiamati a prestare particolare impegno di conversione:

La dimensione sociale della evangelizzazione, che comporta un rinnovato interesse per il bene comune e chiama a dialogare e collaborare con le altre presenze del territorio;

la centralità dei poveri ed il servizio della carità, da vivere come dimensione fondamentale della vita dei fedeli;

la salvaguardia del creato, che sollecita a una concreta “conversione ecologica” a livello individuale e comunitario.

Permettetemi di sottolineare soprattutto quest'ultimo punto, perché finora questo tema non era stato quasi mai affrontato così di petto dalla Chiesa. Si è sempre un po' pensato che la chiesa non debba occuparsi di certi argomenti, come per esempio un altro è il tema dell'impegno nel sociale o nel politico. Che essere cristiani sia l'andare a Messa (quando ci si va), il confessarsi ogni tanto (anche qui.......ci sarebbe da scrivere un'altra pagina intera!), e qui tutto finisce. L'Arcivescovo ci ricorda che la testimonianza evangelica, soprattutto di questi tempi, non si dà solo a parole, ma con l'esempio di vita concreta. E allora, su quest'ultimo punto facciamo una piccola riflessione, anche banale: quante persone fanno la raccolta rifiuti differenziata? Ma questa è la meno. Quante fabbriche o persone riversano di tutto e di più nei fiumi, nei campi o nell'aria? Quanti mezzi di trasporto, dell'era a.C. ancora viaggiano?

Abbiamo cementificato, incatramato, plastificato in lungo e in largo. In nome del mito del progresso, della crescita economica, di un voler essere sempre più benestanti, con la motivazione del creare posti di lavoro e del benessere sociale. Sarà vero che questo è il progresso? A che costo?

Sembra che vogliamo crearci il paradiso in terra.

Forse è giunto il momento di rallentare e fermarsi a riflettere, se non vogliamo lasciare ai nostri figli il disastro di questo splendido pianeta che Dio ci ha dato perché ne usufruissimo sì, ma custodendolo. Ma anche per pensare alle conseguenze della vita familiare, sempre più impossibilitata a vivere tempi insieme a causa dei ritmi di lavoro.

Auguro a tutti un proficuo cammino di crescita umana e spirituale, anche in vista della Quaresima ormai vicina. Tempo favorevole di conversione.

Il Signore vi benedica.

don Nazzareno

 

 


 

AVVENNE L'ANNO SCORSO

 

BATTESIMI

Fastellini Lorenzo (07/01/'18); Trippetta Sofia (10/02/'18); Viola Ginevra (10/02/'18); Gerone Nathan (1/04/'18); Boccini Tommaso (09/06/'18); Bettini Elisabetta-Lucia (17/06/'18); Gasperini Ginevra (1/07/'18); Rossi Elisabetta (26/08/'18); Campanile Stefano (08/09/'18); Boco Chloe (09/09/'18); Ribigini Elisa (09/09/'18); Alunni Paolo (09/09/'18); Piselli Mattia (23/09/'18); Calzuola Simone (23/09/'18); Marino Tommaso (03/11/'18).

 

DEFUNTI 2018

Nataloni Alduino (08/01/'18); Babucci Ersilia (17/01/'18);

Bececco Rina (ved. Bonini) (24/01/'18); Trequattrini Lanfranca (ved.Cocchi) (25/01/'18); Sargenti Barbera in Favaroni (Castelleone) (1/02/'18); Rolli Lucio (18/02/'18); Magnini Paola (07/03/'18); Cogorni Antonio (08/03/'18);

Lamincia Teresa (ved. Cola) (13/03/'18); Favaroni Oliva (ved. Tomassini) (05/04/'18); Moschini Flora (ved. Rapporti) (18/04/'18);

Tamantini Menotta (ved. Barcaccia) (05/05/'18)

Lari Giuseppe (10/05/'18); Fratini Franca (ved. Margaritelli) (25/05/'18);

Busti Antonia (ved. Minelli) (1°/06/'18); Bonciarelli Santa (ved.Urbani) (11/06/'18)

Ficola Angelo (29/06/'18); Bistarelli Mario (05/07/'18); Salomone Dina (ved. Scacciatelli) (05/07/'18); Ricci Natalia (ved.Celletti) (08/07/'18); Rolli Oriano (10/07/'18); Rossi Bruno (13/07/'18); Tamantini Leonardo (14/07/'18)

Veschini Rosa (ved. Favaroni) (17/07/'18); Pennacchi Romana (ved. Giorgini) (21/07/'18); Chiucchiù Giuseppe (1°/08/'18); Peccetti Assunta (ved. Lamincia) (04/08/'18); Cintio Patrizio (19/08/'18); Zazzerini Livia (ved.Perelli) (31/08/'18);

Segoloni M.Luisa (31/08/'18); Pettinacci AnnaMaria (ved.Todini) (06/09/'18)

Iovine Lucia (ved. Buschi) (09/09/'18); Binaglia Antonio (16/09/'18)

Moretti Clotilde (ved. Valigi) (1°/10/'18); Eliphas Miriti Muguone (05/10/'18)

Ferranti Orlando (20/10/'18); Fumagalli Alda (ved.Campeggi) (1°/11/'18);

Cogorni Lina (ved. Veschini) (12/11/'18); Ricciarelli Elio (17/11/'18);

Caldarelli Ilaria (02/12/'18); Giuliani Cinzia in Stricagnoli (08/12/'18);

Liberati Antonio (15/12/'18); Binaglia Gioia (22/12/'18);

Tomassini Anna (ved. Mastice) (26/12/'18).

 


 

PER VIVERE LA QUARESIMA

La Quaresima come sappiamo è il tempo liturgico 'forte', cioé ricco di grazia, che ci prepara alla Pasqua di Resurrezione, fondamento della nostra fede in Gesù Cristo. Vivere bene, come la Tradizione della Chiesa ci insegna, la Quaresima, significa anche vivere con profitto la Pasqua. Le vie di accesso per una Quaresima di conversione sono fondamentalmente tre:

La Parola di Dio: da leggere, approfondire, attuare. Ci sono alcune persone della parrocchia che ad esempio, tramite whatsapp, ricevono ogni giorno le letture ed il commento sul quale meditare. Altre persone invece hanno dei messalini feriali con i quali fanno la stessa cosa.

La Preghiera: da intensificare nei momenti della giornata; anche con la pratica ascetica di qualche rinuncia (che con i bambini del catechismo chiamiamo fioretti). L'astinenza dalle carni e/o dai cibi ricchi è pratica antichissima, già dall'Antico Testamento e confermata da Gesù. Ma anche da tante altre cose che ci prendono il cuore (televisione, internet, sport, futilità e vanità varie di cui oggi il mondo ci inonda. Ognuno sa da cosa deve 'tagliare').

Ricordo inoltre l'appuntamento settimanale della Preghiera Comunitaria ogni mercoledì sera alla chiesa delle Piagge. E' un momento importante in cui ci ritroviamo dinanzi a Gesù Eucarestia per presentargli le nostre vite e le intenzioni che abbiamo nel cuore per noi e per tutti.

Nei mercoledì di Quaresima quest'anno abbiamo pensato con il Consiglio Pastorale, di presentare un 'santo moderno', ogni volta. La santità è molto più vicina a noi di quel che a volte pensiamo.

La Carità: Siamo sempre chiamati all'attenzione ai più bisognosi, ma in questo tempo dobbiamo metterci qualcosa in più. Non solo il portare il pacco di pasta in chiesa, ma il saper vedere da soli il prossimo in necessità, proprio come fa il buon samaritano. Quindi ci sta la visita ad una persona anziana o malata, il dedicare un po' del proprio tempo libero a questo tipo di esperienze. Per sperimentare che è vero che è dando che si riceve.

Inizio della Quaresima: Mercoledì de Le Ceneri, 6 Marzo. Ore 21.00, chiesa parrocchiale di S.Francesco. S.Messa ed imposizione delle ceneri (astinenza e digiuno).

Variazione messe feriali. La Messa del giovedì, alla chiesa di S.Anna, è posticipata alle ore 19.00, dal 21 Febbraio (1^settimana di benedizioni).

Una delle pratiche di Pietà che da secoli la Chiesa ci ha trasmesso è la

Via Crucis. Essa ci aiuta a pregare avendo al centro della meditazione il mistero della croce di Gesù. Ovvero ci ricorda che siamo stati salvati mediante la sua morte cruenta. E così pregando meditiamo e presentiamo al Signore le nostre croci e delle situazioni di sofferenza dei nostri tempi.

Queste le date (sempre alle ore 21.00):

Venerdì dopo le Ceneri (8 Marzo): chiesa Madonna della Cerasa;

1°Venerdì di Quaresima (15 Marzo): chiesa di S.Anna;

2°Venerdì di Quaresima (22 Marzo): chiesa Madonna delle Piagge;

3°Venerdì di Quaresima (29 Marzo): chiesa di S.Antonio;

4°Venerdì di Quaresima (5 Aprile): Fosso della Rena;

Venerdì di Quaresima (12 Aprile): P.le Aldo Moro.